LEONARDO E I LIBRI DELLE DOMANDE

LEONARDO E I LIBRI DELLE DOMANDE

Schermata 2017-04-19 alle 18.23.25IO DOMANDO. Questa frase che Leonardo Da Vinci ha spesso scritto nei suoi Codici ben rappresenta il suo approccio alla vita e al lavoro, basato in gran parte sulla curiosità, una parola le cui origini si trovano nella lingua latina, infatti curiosus vuol dire “colui che si prende cura” o “si interessa” di qualcosa.

Gli esperti hanno identificato un percorso di sei domande che il grande genio si poneva, anche se inconsapevolmente.

Cos’è questo problema?Quando si presenta? Chi se ne occupa? Come accade? Dove accade? Perché è importante?

Si potrebbe definire Leonardo un antesignano della tecnica del problem solving, e sicuramente lo era, il nostro compito è ora quello di utilizzare questo modello per allenare il cervello, per stimolarlo a costruire e pensare domande pertinenti.

Con Sonia ne abbiamo parlato e giocato nel nostro libro dedicato al grande genio fiorentino, oggi qui vi propongo una semplice attività per imparare giocando, che unisce l’educazione alla lettura con l’educazione al gioco. Si tratta del livello base, quello che allena il cervello a creare domande pertinenti per la soluzione di un problema. In questo caso è anche un modo diverso per osservare i libri, unendo attenzione e domande, conoscere gli altri attraverso i libri, attivare percorsi di logica e deduzione infine dopo aver raccolto le informazioni trovare la soluzione, come dei novelli Sherlock Holmes.

Ora giochiamo insieme con I LIBRI DELLE DOMANDE, LE DOMANDE DEI LIBRI

  • Vi servono almeno 10/15 libri differenti, si dispongono sopra un tavolo, tutti i partecipanti devono osservarli e sfogliarli per qualche minuto, non più di cinque.
  • Passato il tempo i giocatori si dispongono in cerchio, ognuno pensa ad uno dei libri osservati e trascrive il titolo sopra un foglio, in modo da non essere osservato dagli altri, quindi nasconde il foglio in tasca.
  • Il più giovane inizia il turno, bisogna scoprire quale libro ha scelto. I giocatori possono fargli massimo sette domande. Ponete un limite alle tipologie di domande da fare, ad esempio non si possono fare sul nome dell’autore, sull’editore, sulle parole contenute nel titolo, sui colori della copertina o comunque domande che rendano fin troppo evidente la soluzione.
  • Ascoltate le risposte ogni giocatore scrive su un foglio di carta il titolo del libro che pensa sia stato scelto. 
  • A questo punto il giocatore di turno mostra il suo biglietto con il titolo del libro che aveva riposto in tasca. Tutti mostrano la propria risposta, chi ha indovinato guadagna un punto. Il turno passa ora al giocatore successivo in senso orario, si continua così sino al termine dei giocatori. Vince chi raccoglie più punti.

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Ancora una volta la mia proposta è quella di provare quest’attività in contesti e ambiti differenti, ideale dentro un percorso di didattica per competenze e rientra a pieno titolo nelle idee per una scuola allenamente; da provare anche in biblioteca e nei percorsi di educazione alla lettura, per scoprire che un gioco Allenamente può far conoscere libri che magari in altro modo non si sarebbero mai incontrati.

Ah, non dimenticate mai di essere curiosi come Leonardo.

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