ALLENA LA CREATIVITÀ CON L’INVENZIONE DEI TEMPERAMATTI

ALLENA LA CREATIVITÀ CON L’INVENZIONE DEI TEMPERAMATTI

Continua la collaborazione di Giochi Allenamente con lo scrittore Andrea Valente.

Questo racconto vuole essere un omaggio alla capacità d’inventare, di vedere oltre, di osservare il mondo sempre da punti di vista differenti. Scoprire che per allenare il cervello si deve essere anche un po’ matti, anzi un po’ matti lo siamo tutti, lo era Leonardo da Vinci, lo era Einstein, o anche il principe delle invenzioni quel Thomas Edison che ne ha brevettate ben 1970. Idee strane, intuizioni, fortunati eventi e lampi di genio, a cui Andrea Valente ha anche dedicato un l’intrigante libro “un’idea tira l’altra”  dal gusto decisamente Allenamente.

Come sempre alla fine del racconto troverete una proposta per allenare il cervello.

IL TEMPERAMATTI

pencils-1nel paese di non so dove viveva, al tempo di non so quando, un inventore al quale tutto mancava, tranne la fantasia. durante la sua lunga carriera inventò questo e quello, se non di più, tra cui, per esempio, il pallone quadrato, con il quale giocare in discesa senza pericolo che rotoli via. poi l’aggiungisale da cucina che però, essendo grande tre metri per due, in cuciva non ci entrava e nessuno lo volle.

un giorno venne fuori con la bizzarra idea dell’ombrello che non fa ombra, che era proprio tale e quale a un ombrello normale, ma senza la stoffa ed i raggi passavano senza problemi. l’idea piacque finché non venne a piovere e tutti si bagnarono. fu sua anche l’invenzione del pennarello nero che scrive bianco, ottimo per schiarire i disegni troppo scuri, e pure il bellissimo rasoio per teste pelate, che era un coso senza lama, per tagliare i capelli a chi non li ha, senza il rischio di tagliargli un orecchio, neanche per sbaglio o per disattenzione. in città, durante un’assemblea di quartiere, i suoi concittadini stabilirono, e lo scrissero nel verbale, che quell’inventore era matto. già, un po’ per invidia, un po’ per ignoranza, scrissero proprio matto, con due ti.

«tutti gli inventori sono un po’ pazzi.» pensò lui, che quindi non si preoccupò più di tanto e tornò tranquillo nel suo laboratorio.

«i miei concittadini – borbottava tra sé e sé – hanno la mente poco aguzza, ma sono matti anche loro, come no!»

fu così che alle quattro e quarantaquattro del mattino di non so che dì, l’inventore finì il suo progetto di temperamatti, un affare incredibile fatto apposta per appuntire le teste un po’ troppo consumate. inutile dire che, in quanto matto, nessuno ne volle sapere niente ed anche questa scoperta finì tra le ragnatele. nessuno ne parlò più, del temperamatti ed anche del suo folle inventore, e meno male che ci sono io che ne ho scritto, altrimenti neanche i nonni ed i cantastorie ti avrebbero mai raccontato la sua storia.

Prima di proporvi un gioco, desidero ringraziare Andrea Valente, potete continuare a leggere altri suoi racconti e iscrivervi alla sua newsletter.

Come per il racconto “Ci vuole un tavolo” ora tocca a voi allenare il cervello, vi propongo un gioco tratto dal libro Pensa come Leonardo Da Vinci, un vero genio dell’innovazione.

Schermata 2017-09-02 alle 12.13.39

INVENTA LE INVENZIONI

Qui sotto sono elencate quindici invenzioni che hanno cambiato la nostra vita; trascrivitele su altrettanti foglietti, piegateli in modo da non vedere le scritte, mischiateli e poi sorteggiatene due.

• TOSTAPANE • LAMPADINA • PARACADUTE• ASCIUGACAPELLI • GABINETTO • FORCHETTA • CANNOCCHIALE • MICROFONO • ASCENSORE • SKATEBOARD

• TELECOMANDO • CAFFETTIERA • OROLOGIO • DRONE • HULAHOP

Ad esempio, potreste pescare l’invenzione della lampadina e del tostapane: mettetele assieme per inventare qualcosa di nuovo, come ad esempio “il tostapane luminoso, che abbrustolisce il pane con una luce speciale e senza calore”.

Bene non mi resta che concludere esortandovi a provare quest’attività, giocate a casa, a scuola, in famiglia, da soli o con gli amici, e infine inviatemi le vostre invenzioni qui sotto, nei commenti.

Sono proprio curioso, ma tanto, tanto curioso, quasi quasi vado a inventare qualcosa anch’io.

No Comments

Post a Reply